| 
                  | 
           
           
             | 
           
           
             
                La storia della Ferrari come è noto, inizia nel 1947, anno 
                in cui Enzo Ferrari converte l'attività di costruzione 
                di macchine utensili, per iniziare la sfida di costruttore di 
                automobili da corsa. Una sfida densa di incertezze sul futuro, 
                ma non priva di idee e forti motivazioni. Il debutto della Casa 
                avviene a Piacenza e il risultato finale della gara farà 
                dire a Ferrari una frase che entrerà nella storia: "un 
                insuccesso, dunque, ma promettente", riferendosi 
                al disguido accusato dalla pompa della benzina in una macchina 
                complessa e innovativa per il tempo come la 125 S. Le gare che 
                la Ferrari affronterà nell'anno saranno 14 e alla fine 
                ne vincerà 7, il cinquanta per cento. 
                Questa la dice lunga sulla bontà dei progetti realizzati 
                e sulla validità di progettisti e tecnici, spronati e motivati 
                da un Uomo che ha sempre avuto una visione dell'automobile a 360°, 
                arrivando a definirla "una conquista di libertà 
                per l'uomo". 
                La ricerca si è basata essenzialmente su due fonti ritenute 
                attendibili. Il libro di Gioachino Colombo "Le Origini 
                del Mito", primo progettista Ferrari e padre della 
                125 S, curato da Valerio Moretti e "Ferrari Automobili 
                1947 - 1953" di Corrado Millanta, Luigi Orsini e 
                Franco Zagari, vera Bibbia della Casa di Maranello nei primi sette 
                anni di attività.  
                 
                La cronologia dei fatti:  
                 
                 
                
  | 
           
           
            |   11 
                maggio 1947 - Circuito 
                di Piacenza - Categoria Sport  | 
           
           
             
                 
                11 maggio 1947: due vetture, una 125 S, vettura definita da Gioachino 
                Colombo "ala spessa" o integrale, in grado di erogare 
                un massimo di 90 CV a 6.000 giri/minuto e una 125 S Competizione 
                (120 CV), con corpo vettura a sigaro e parafanghi separati, sono 
                pronte per affrontare la prima gara della neonata Casa in un circuito 
                in terra d'Emilia, il Circuito di Piacenza. Ferrari 
                si affida a due piloti: Franco Cortese che guiderà la 125 
                S e Giuseppe Farina a cui toccherà la 125 S Competizione. 
                Alla gara non sono presenti le Maserati 2.000 e le Cisitalia 1.100, 
                quindi Ferrari vede come propiziatoria per una vittoria l'assenza 
                delle due Case. Nelle prove Luigi Villoresi segna il miglior tempo 
                con una Maserati 1500. Franco Cortese segue a nove decimi di secondo 
                Giuseppe Farina, che fa registrare il sesto tempo in prova, fermando 
                i cronometri a 1'51". "Nino" preso dalla foga è 
                autore di due incidenti e per la corsa pretende la 125 S destinata 
                a Cortese benchè la sua 125 S Competizione venga riparata. 
                Ferrari nega lo scambio e Farina abbandona il Circuito, lasciando 
                una sola Ferrari a contendersi una sognata vittoria. 
                Al via la 125 S di Cortese lascia una scia di fumo emessa dal 
                tubo di scappamento, segno che qualcosa non è ancora apposto 
                nel suo motore. Continua ad inanellare giri stando tranquillo 
                in mezzo al gruppo, sa di non avere 
                la vettura in ordine e poi, una volta risolti i problemi di lubrificazione, 
                parte alla caccia di Angiolini e Barbieri entrambi su Maserati. 
                I cronografisti registrano dai tre ai cinque secondi di recupero 
                al giro e Cortese forza l'andatura per portarsi in testa alla 
                corsa. Purtroppo a tre giri dal termine è costretto al 
                ritiro causato da un'avaria alla pompa di alimentazione.  
                 
                Gioachino Colombo ricorda un anèddoto nel suo libro "Le 
                Origini del Mito", un articolo di Auto Italiana del 1947, 
                dove l'articolista scrive:" Tutto l'automobilismo italiano 
                si era dato appuntamento a Piacenza per questa corsa ed abbiamo 
                notato tra gli altri...l'Ing.Colombo, Guidotti e Sanesi dell'Alfa 
                Romeo". 
                Colombo commenta così l'episodio: " Mi sarebbe 
                piaciuto esserci, ma non c'ero....non so se gli amici Guidotti 
                e Sanesi fossero presenti, ma ne dubito. Quello che è certo 
                è che io non c'ero". 
                 
                 
                 
                  | 
           
           
            
                 
                  Modello 
                      Ferrari   | 
                  Tipo 
                      125 S integrale  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Franco 
                      Cortese  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  128  | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  Ritirato  | 
                 
               
               
                 
                 
                 
              
  | 
           
           
              
                 
                 
                 
                
                   
                    |   | 
                    Partenza 
                        della classe oltre 1100 cc. Al fianco di Cortese sulla 
                        sinistra, ci sono la Maserati 1.500 cc. di Angiolini e 
                        la BMW 328 di Nino Rovelli.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    La 
                        rincorsa ai primi posti della gara di Franco Cortese, 
                        dopo i problemi accusati alla lubrificazione della sua 
                        125 S.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    La 
                        fotografia storica del Circuito di Piacenza, la 125 S 
                        e Franco Cortese.  | 
                   
                 
                  
                 
                 | 
           
           
             
                Un'autorevole descrizione dei fatti del 1947, ci è data 
                da Gianni Rogliatti, storico conoscitore della Casa: 
                 
                IL DEBUTTO DEL MITO 
                di Gianni Rogliatti 
                 
                Sulle origini e sulla intera storia della Ferrari è stato 
                scritto molto, ed altro ancora si aggiungerà specie in 
                occasione dei 60 anni che la Casa costruttrice si accinge a festeggiare 
                la prossima settimana. Non sempre la storia è raccontata 
                in modo preciso tanto che a volte si legge che il cavallino rampante 
                era quello di un aereo tedesco abbattuto da Baracca e che recava 
                lo stemma di Stoccarda, una giumenta. Invece l’originale 
                del cavallino si trova a Pinerolo presso il Piemonte Reale Cavalleria 
                di cui Baracca faceva parte. 
                Anche 
                la corsa di Piacenza è stata raccontata con dovizia di 
                particolari e per ricordarla in questa occasione e davanti a questo 
                pubblico bisogna almeno aggiungere qualche elemento nuovo o non 
                troppo noto, facendo ricorso a notizie raccolte di prima mano 
                dai protagonisti di allora, grazie al fatto di essere abbastanza 
                vecchio per averli potuti incontrare tutti: per primo ovviamente 
                Enzo Ferrari, poi Gioachino Colombo, Gilberto Colombo, Giuseppe 
                Peiretti, Luigi Bazzi, Giuseppe Busso, Franco Cortese, Nino Farina, 
                Federico Giberti.  
              Questi 
                sono gli attori principali che hanno reso possibile la presenza 
                della Ferrari 125 S a Piacenza il giorno 11 maggio 1947. Tutto 
                era cominciato ovviamente molto prima e non solo i due mesi che 
                separavano il debutto di Piacenza dal 12 marzo: quel giorno verso 
                le quattro del pomeriggio alla periferia di Maranello, si levava 
                un rumore, di motore a scoppio ma un motore strano che aveva cominciato 
                a funzionare tossicchiando e poi era aumentato di intensità 
                e tono fino a livelli mai sentiti prima da quelle parti. 
                Era la macchina, ancor priva di carrozzeria, sulla quale Ferrari 
                uscendo a destra dal cancello dello stabilimento si era lanciato 
                sul rettifilo verso Formigine. Dopo alcuni km si era fermato, 
                aveva invertito la marcia ed era rientrato in fabbrica dove tutti 
                lo aspettavano ansiosi. 
                Quella è stata considerata la data di nascita della moderna 
                Ferrari e quella stessa data, quarant’anni dopo, cioè 
                il 12 marzo 1987 è stata scelta da un piccolo gruppo di 
                amici per fondare il Ferrari Club Italia. Lo abbiamo fondato nell’ufficio 
                di Enzo Ferrari e, per chi è appassionato di queste cose, 
                è un ricordo indelebile e una emozione che continua. La 
                macchina aveva origini più lontane, con la fondazione della 
                Scuderia Ferrari nel 1929, l’Auto Avio Costruzioni nel 1940 
                e la Ferrari Automobili nel 1945. E nella calda estate del 1945 
                Gioachino Colombo, venne chiamato da Ferrari con la richiesta 
                di progettare una macchina totalmente innovativa. 
                Non si conosce con precisione la data dell’avventuroso viaggio 
                di Colombo da Milano a Maranello perché lui stesso non 
                lo ha precisato bene nel suo libro di memorie, ma si intuisce 
                debba essere stata ai primi di agosto del 1945 perché scrive 
                che il giorno di Ferragosto era invitato in campagna a casa della 
                sorella ma la sua contentezza per l’incarico appena ricevuto 
                era tale che si mise a disegnare in giardino su un foglio di carta 
                qualunque.  
                Il cuore della macchina per Ferrari è sempre stato il motore, 
                e il cuore del motore è la testa cilindri dove si produce 
                la potenza: e quel giorno 15 agosto 1945 prendeva forma la testa 
                del nuovo motore con la classica distribuzione monoalbero a camme 
                in testa.  
              Colombo 
                continuava poi a casa sua il progetto disegnando l’intera 
                vettura nelle quattro viste principali a colori e con una impronta 
                un po’ naif quando la si osservi dopo sessant’anni. 
                Lo studio dettagliato è durato abbastanza a lungo perché 
                i primi disegni esecutivi sono del 1946: sono siglati con la C 
                di Colombo ma è probabile venissero “lucidati” 
                come si dice in gergo da Luciano Fochi un giovanissimo disegnatore 
                modenese che era all’Alfa Romeo con Colombo ed era stato 
                mandato a Maranello. 
                Il primo disegno del telaio ha la data del 5 giugno 1946, quello 
                della sezione longitudinale del gruppo motore-cambio è 
                del 10 luglio e la sezione trasversale è del 5 agosto 1946. 
                Mentre ferveva il lavoro per la costruzione del motore Gioachino 
                Colombo venne richiamato all’Alfa Romeo e per continuare 
                l’opera raccomandò a Ferrari un suo giovane collega, 
                il torinese Giuseppe Busso che prese servizio il 1° giugno 
                1946 portando a compimento la messa a punto di motore e vettura 
                per tutta la stagione sportiva del 1947.  
              Si 
                deve al metodico Busso se siamo in grado di documentare la prima 
                uscita su strada della 125 S ed anche tutto il lavoro di messa 
                a punto.  
                Il motore aveva iniziato a girare al banco il 26 settembre 1946 
                con livelli di potenza intorno ai 70 CV. Secondo Busso la frammentazione 
                della cilindrata era eccessiva e dunque responsabile delle perdite 
                di potenza. Aumentando il regime di rotazione alla ricerca di 
                maggiori prestazioni si verificavano rotture delle molle valvole 
                e guasti alle bronzine. 
                Colombo aveva pensato di usare per le bielle delle bronzine flottanti, 
                cioè libere di girare sui perni dell’albero motore 
                distribuendo l’usura sulle due facce delle bronzine stesse. 
                L’idea non funzionò e Busso adottò bronzine 
                normali. Purtroppo 
                a volte succede che due tecnici di valore non vadano d’accordo 
                tra loro e questo succedeva alla fine del 1947 quando Colombo 
                tornava ad occuparsi della Ferrari, tanto che Busso decideva di 
                tornare all’Alfa Romeo dove percorreva tutta la sua carriera 
                di progettista fino al 1977 quando andava in pensione come vicedirettore 
                centrale. E’ mancato un anno e mezzo fa (3 gennaio 2006) 
                ed i suoi meriti in quel periodo cruciale per la storia della 
                giovane marca debbono essere ricordati. 
                Luigi Bazzi uno dei più fedeli collaboratori di Ferrari 
                e grande esperto di messa a punto durante l’inverno 1946/47 
                continuava pazientemente la ricerca delle soluzioni ottimali per 
                la fasatura della distribuzione la carburazione e l’accensione. 
                La potenza continuava a crescere come dimostrato dalle rilevazioni 
                sulle prove al banco fino ad arrivare ai famosi 118 CV. 
                 
                Nel frattempo era stato ordinato il telaio tubolare alla Gilco 
                di Milano. Era questa una ditta specializzata nella lavorazione 
                di tubi di acciaio ad alta resistenza per l’industria aeronautica 
                ed il suo titolare Gilberto Colombo (non parente di Gioachino) 
                ricorderà anni dopo l’insistenza di Ferrari per avere 
                un telaio rigido ma leggero. Per anni la Gilco avrebbe fornito 
                i telai costruiti con i caratteristici tubi a sezione ovale. 
                Nel mese di dicembre 1946 lo sviluppo della nuova vettura era 
                giunto ad un punto tale da potersi considerare soddisfacente e 
                quindi bisognava concretizzare il contratto con il pilota designato: 
                questi era Franco Cortese, bella figura di gentleman driver prima 
                della guerra, buon amico di Ferrari che gli aveva affidato la 
                vendita delle macchine utensili prodotte a Maranello. Sappiamo 
                come sono andate le cose dal racconto che lo stesso Cortese ci 
                ha lasciato, e cioè che proprio quando le vendite andavano 
                a gonfie vele grazie alle richieste per la ricostruzione dopo 
                la guerra ( si era verso la metà del 1946) Ferrari lo informò 
                della sua intenzione di smettere la vantaggiosa produzione per 
                dedicarsi nuovamente alle auto da corsa. 
              Sistemato 
                il contratto con il pilota bisognava pensare alla informazione 
                alla stampa e soprattutto ai potenziali clienti. Di conseguenza 
                vennero preparate una serie di illustrazioni che riproducevano 
                il motore, i dettagli del telaio ed anche la vista in trasparenza 
                di una berlinetta, oltre naturalmente ad un foglio con le caratteristiche 
                tecniche. Tutti i disegni erano stati realizzati da Giovanni Cavara, 
                grande specialista di tecnica automobilistica e riprodotti al 
                ciclostile. 
                Si crede che questa sia la prima documentazione prodotta dalla 
                Ferrari e fornita alla stampa alla fine del 1946 perché 
                i disegni citati sono stati riprodotti sulle riviste specializzate 
                nella prima metà di gennaio 1947. 
                Le caratteristiche tecniche indicate nel foglio sono della berlinetta, 
                un modello a tre posti e con comando del cambio al volante che 
                però non è mai stato realizzato. Vi si trovano dimensioni 
                da grande vettura con una lunghezza di 4500 mm larghezza ed altezza 
                1500 mm e peso di 800 kg. Evidentemente una valutazione del mercato 
                ha suggerito di abbandonare questa versione per concentrarsi su 
                quelle da corsa. 
              Quasi 
                simultaneamente però venne preparato un vero pieghevole 
                di una certa eleganza, stampato su carta giallina con il cavallino 
                rampante in copertina, e il titolo “Programma di fabbricazione 
                1946/47”. 
                All’interno una doppia pagina con i dettagli del programma 
                e la firma autografa di Ferrari a sinistra, ed una tabella a destra 
                con le caratteristiche di ben tre modelli denominati sport, competizione, 
                gran premio, aventi in comune il motore tipo 125. Anche questo 
                catalogo è privo di fotografie per la buona ragione che 
                quando è stato stampato la macchina non era ancora finita. 
                Non appena si rese disponibile il primo esemplare della 125 furono 
                scattate alcune fotografie che vennero poi allegate al catalogo. 
                Dopo la fatidica data del 12 marzo 1947 il lavoro è proseguito 
                a tappe forzate. Il primo telaio è stato dotato di una 
                carrozzeria spider realizzata in fabbrica da un artigiano locale, 
                tale Giuseppe Peiretti ed un secondo telaio con carrozzeria simil 
                monoposto e dotata di parafanghetti asportabili preparato in tempo 
                per il debutto a Piacenza il giorno 11 maggio 1947. Questa versione 
                viene indicata come il tipo 125 C ossia corsa per distinguerla 
                dal classico tipo 125 S. Busso ricordava che la carrozzeria di 
                questa macchina, che lui stesso aveva disegnato, non piaceva a 
                Ferrari che la chiamava “autobotte”. La 
                Ferrari era nata per correre ed i due esemplari della 125 S appena 
                pronti vennero subito iscritti alla prima gara utile in calendario, 
                il Circuito di Piacenza, 11 di maggio 1947 con i piloti Franco 
                Cortese e Nino Farina, quest’ultimo come altri che seguiranno 
                chiamati ad affiancare il pilota collaudatore. Il direttore sportivo 
                era Federico Giberti uno dei fedelissimi di Enzo Ferrari.  
              Come 
                presagio che la storia sportiva della Ferrari sarà ricca 
                di colpi di scena, già alla prima gara succedeva un giallo: 
                Farina insoddisfatto della vettura che gli era stata assegnata 
                e cioè la 125 C (con la carrozzeria a “sigaro” 
                che girava in tempi superiori a quella spider) pretendeva di avere 
                la 125 S di Cortese che però gli venne negata. 
                Farina non aveva tutti i torti perché i tempi delle prove 
                parlano chiaro: con la macchina senza parafanghi il suo miglior 
                tempo era stato di 1’ 54”3 mentre con quella spider 
                girava in 1’52”1; Cortese a sua volta girava in 1’53” 
                con l’autobotte e 1’51” con la spider che era 
                chiaramente la macchina più veloce. Ma tra i due piloti 
                Cortese era il più veloce, la Ferrari teneva duro e Farina 
                non si presentava al via ; quello era stato il vero motivo della 
                rinuncia di Farina e non altro, come risulta dalla note interne 
                della squadra. Cortese dopo una gara al comando veniva fermato 
                da un banale guasto alla pompa della benzina. Il resto è 
                storia a cominciare dalla vittoria di Roma. 
              L'autore 
                ringrazia il Dott. Gianni Rogliatti per il consenso alla pubblicazione 
                della Relazione Convegno AISA-CPAE - Piacenza 16 giugno 2007, 
                nelle pagine del sito. 
                 
                 
                 
                  | 
           
           
            |   25 
                maggio 1947 - Gran Premio di Roma - Categoria 
                Sport  | 
           
           
             
                 
                 
                L'eco della corsa di Piacenza e della presenza di una nuova Casa 
                automobilistica Italiana sui circuiti nazionali, richiamano un 
                folto pubblico al Gran Premio di Roma e gli organizzatori, nella 
                speranza di avere la Casa di Maranello schierata alla partenza, 
                aprono le iscrizioni delle vetture anche alla categoria 1500 cc. 
                Ferrari non attende altro e iscrive Franco Cortese con la stessa 
                vettura che partecipò alla gara di Piacenza, dopo una messa 
                a punto mirata anche ad una eventuale partecipazione alla prossima 
                Mille Miglia, debuttando oltre che nei circuiti, anche su strada 
                aperta. I piloti e le vetture sono ancora gli stessi di Piacenza. 
                La corsa non ha grande storia, Cortese prende subito un notevole 
                vantaggio sugli inseguitori e sul traguardo scrive una pagina 
                importante per la Ferrari, la pagina 
                della prima vittoria.  | 
           
           
             
               
                 
                  Modello 
                      Ferrari   | 
                  Tipo 
                      125 S integrale  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Franco 
                      Cortese  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  56  | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  1°  | 
                 
               
                 | 
           
           
              
                
                   
                    |   | 
                    La 
                        Stanguellini di Fernando Righetti scatta davanti alla 
                        Ferrari di Franco Cortese.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    Cortese 
                        su Ferrari 125 S integrale, stacca gli avversari nel Gran 
                        Premio di Roma regalando alla Ferrari la prima vittoria 
                        in assoluto.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    Franco 
                        Cortese in solitario si avvia verso la vittoria.  | 
                   
                   
                     | 
                    L'errore 
                        di Righetti, messosi di traverso dopo la curva in fondo 
                        al rettilineo del Viale Baccelli, apre la strada a Cortese.  | 
                   
                   
                     | 
                    Franco 
                        Cortese su Ferrari 125 S integrale taglia vittorioso il 
                        traguardo.  | 
                   
                 
                
                
                | 
           
           
            |   1 
                giugno 1947 - Circuito di Vercelli - Categoria 
                Sport   | 
           
           
             
                 
                 
                Sono solo in sei a contendersi 
                la vittoria sul Circuito di Vercelli. Dopo una sola settimana 
                di riposo, la Ferrari si ripresenta sempre con la 125 S in versione 
                integrale e sempre con Franco Cortese. Lo sviluppo della vettura 
                è in fase di crescita e Cortese si aggiudica la corsa e 
                il miglior tempo sul giro, dando del filo da torcere all'unico 
                vero antagonista della giornata Nino Rovelli su BMW 328 Touring, 
                elaborata nelle Officine di Saronno.   | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      125 S integrale  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Franco 
                      Cortese  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  22  | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  1°  | 
                 
               
                 | 
           
           
               
                 
                
                   
                    |   | 
                    Altro 
                        successo della neonata Casa anche sul Circuito di Vercelli 
                        con Franco Cortese.  | 
                   
                   
                    |   | 
                     | 
                   
                 
                 
                  | 
           
           
            |   8 
                giugno 1947 (5 giugno 1947) - Circuito delle 
                Terme di Caracalla - Categoria Corsa  | 
           
           
            |    
                 
                 
                Questa gara rappresenta 
                un'altro mistero della storia Ferrari. Durante la consultazione 
                dei testi, mi sono imbattuto in due date differenti. I due testi, 
                "Ferrari Automobili 1947-1953" di C.Millanta 
                - L.Orsini - F.Zagari e "Le Origini del mito", 
                memorie di Gioachino Colombo raccolte da Valerio Moretti, descrivono 
                la stessa competizione datandola 5 giugno (Millanta-Orsini-Zagari) 
                e 8 giugno Gioachino Colombo. Consultando i calendari del tempo, 
                si scopre che il 5 giugno 1947 era un giovedì, mentre l'8 
                giugno 1947 cadeva di domenica. Si è propensi ad accreditare 
                a Colombo la data certa, pensando ad un refuso di stampa del libro 
                Ferrari Automobili 1947-1953. Questo ha generato non poca confusione 
                nella descrizione dell'evento da parte di storici e scrittori 
                Ferrari.  
                 
                Ferrari dopo aver rimandato il debutto della seconda unità, 
                la 125 S Competizione per i capricci di Giuseppe 
                Farina, al Circuito di Piacenza l'11 maggio decide la discesa 
                in campo di questo modello, incentivato anche dalla Categoria 
                Corsa, adatta per la 125 SC. La gara è riservata a vetture 
                di cilindrata massima di 1.500 cc. senza compressore e la Ferrari 
                deve difendersi da undici Cisitalia D46 e un'unica vetusta Maserati. 
                La Cisitalia vanta una maggiore maneggevolezza rispetto alla più 
                "paffuta" 125 S Competizione guidata da Franco Cortese 
                e Piero Taruffi ha la meglio, anche a seguito di un incidente 
                occorso a Cortese. Il debutto della 125 SC non è stato 
                in linea con le aspettative di Enzo Ferrari. 
                   | 
           
           
            |   | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      125 S Competizione  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Franco 
                      Cortese  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  32  | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  Ritirato  | 
                 
               
                 | 
           
           
             
                
                   
                    |   | 
                    IL 
                        nuovo modello della Casa, scende in campo alle Terme di 
                        Caracalla sempre con Cortese. Sarà una cocente 
                        sconfitta, causata anche da un incidente causato dall'irruenza 
                        dello stesso Cortese.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    Al 
                        via la seconda prova della "Primavera Romana del 
                        Motore". La 125 S Competizione è affiancata 
                        da un folto gruppo di Cisitalia D46.  | 
                   
                 
                
                
                  | 
           
           
            |   15 
                giugno 1947 - Circuito di Vigevano - Categoria 
                Sport   | 
           
           
             
                 
                 
                Con il Circuito di Vigevano 
                si ritorna alla Categoria Sport, categoria che al momento ha dato 
                le maggiori soddisfazioni a Enzo Ferrari. In pratica la 125 S 
                Competizione è la stessa vettura di Roma con forma a sigaro 
                e con i parafanghi staccati e impianto elettrico a bordo, tolti 
                nella precedente gara romana. La Ferrari non rappresenta con questo 
                modello la massima espressione dell'aerodinamica rispetto alle 
                concorrenti, ma viene sperimentata una soluzione tecnica al ponte 
                posteriore, atta a risolvere il problema dello scarico a terra 
                della potenza del motore, privandolo del differenziale. Alla guida 
                è sempre Franco Cortese che porterà la vettura ad 
                una nuova affermazione.  | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      125 S Competizione  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Franco 
                      Cortese  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  46  | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  1°  | 
                 
               
                 | 
           
           
             
                
                   
                    |   | 
                    E' 
                        la prima vittoria della 125 S Competizione, ottenuta sul 
                        Circuito di Vigevano sempre da Franco Cortese.  | 
                   
                   
                    |   | 
                     | 
                   
                 
                   | 
           
           
            |   21/22 
                giugno 1947 - Mille Miglia  | 
           
           
             
                 
                 
                Si corre la XIV edizione 
                della celebre corsa bresciana, la prima del dopoguerra e Ferrari 
                non vuole perdere l'occasione della folla oceanica che osserverà 
                il passaggio delle vetture. E' consapevole che sarà un 
                vetrina internazionale senza eguali e così iscrive una 
                125 S a carrozzeria integrale, affidandola al solito Franco Cortese 
                in coppia con Adelmo Marchetti, motorista della Casa. Il Cavalier 
                Bazzi in persona si prende cura della messa a punto della vettura. 
                Purtroppo il cedimento della guarnizione della testata, obbliga 
                Cortese ad un abbandono anticipato nei pressi di Fano. La vittoria 
                è rimandata all'anno seguente con il Tipo 166. 
                 
                  | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      125 S integrale  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Franco 
                      Cortese in coppia con Adelmo Marchetti  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  10  | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  Ritirato  | 
                 
               
                 | 
           
           
            |     
                  | 
           
           
            |   29 
                giugno 1947 - Circuito di Varese - Categoria 
                Sport  | 
           
           
             
                 
                 
                A Maranello si lavora al 
                perfezionamento della vettura rientrata dalla Mille Miglia e la 
                gara al Circuito di Varese viene affidata al Tipo 125 S Competizione. 
                Gli avversari sono molti, iniziando dalla Maserati di Villoresi 
                di 2.000 cc, seguita da un nutrito numero di 1.100 dello stesso 
                raggruppamento, capeggeggiate dalla modenese Stanguellini a telaio 
                tubolare, affidata a Vincenzo Auricchio che in partenza "brucia" 
                gli avversari. Franco Cortese riesce a sorpassare Auricchio, grazie 
                al fatto di essere un ottimo conoscitore del circuito, da lui 
                vinto già nel 1938, ma durante il sorpasso lo urta e lo 
                spinge contro le balle di paglia. Ripreso dall'urto Auricchio 
                insegue tenacemente Cortese, ma è tutto inutile, la 125 
                SC taglia il traguardo regalando alla Ferrari l'ennesima vittoria.  | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      125 S Competizione  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Franco 
                      Cortese  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  22  | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  1°  | 
                 
               
                 | 
           
           
              
                
                   
                    |   | 
                    Franco 
                        Cortese impegnato in una curva con la 125 S Competizione.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    La 
                        conoscenza del percorso, facilita il compito a Cortese 
                        che vince indisturbato la gara di Varese.   | 
                   
                 
                
                  | 
           
           
            |   6 
                luglio 1947 - Circuito di Forlì - 
                Categoria Sport Internazionale  | 
           
           
             
                 
                 
                 Cambio di pilota in casa 
                Ferrari per il Circuito di Forlì; a Cortese subentra il 
                "Nivola" nazionale, in un circuito dalle caratteristiche 
                non velocissime. Nuvolari corre già con una mascherina 
                alla bocca, segno che la malattia avanza inesorabilmente. Ma Nivola 
                non è persona che si arrende facilmente e porta la Tipo 
                125 SC ad una brillante vittoria, la quinta in meno di tre mesi, 
                portando il nome Ferrari ad una risonanza che dal 1947 l'accompagnerà 
                per sempre.  | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      125 S Competizione  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Tazio 
                      Nuvolari  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  72  | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  1°  | 
                 
               
                 | 
           
           
             
                
                   
                    |   | 
                    Il 
                        grande Nuvolari porta alla vittoria la 125 S Competizione 
                        anche se i segni della malattia ormai sono evidenti.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    "Gran 
                        Premio Luigi Arcangeli" e Nuvolari corre anche se 
                        malato per rendere omaggio al grande campione degli anni 
                        trenta.  | 
                   
                 
                
                  | 
           
           
            |   13 
                luglio 1947 - Circuito di Parma - Categoria 
                Sport  | 
           
           
             
                 
                 
                A tre mesi dall'esordio 
                la Ferrari schiera due vetture al via del Circuito di Parma, una 
                per Tazio Nuvolari, la Tipo 125 S Competizione con parafanghi 
                e impianto elettrico e una 125 S integrale per Franco Cortese. 
                Al via la vettura di Nuvolari si arresta con il motore in panne, 
                ritardando la partenza. L'irruenza di "Nivola" ormai 
                è conosciuta da tutti e con un impeto pari solo al suo 
                ardimento, recupera giro su giro, tagliando il traguardo in prima 
                posizione e lasciando Cortese al secondo posto a meno di due secondi. 
                Al termine Nuvolari acclamato e stretto dalla folla, verrà 
                trasportato dai meccanici Ferrari in un vicino albergo per un 
                meritato riposo.   | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      125 S Competizione 
                      Tipo 
                      125 S integrale  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Tazio 
                      Nuvolari 
                      Franco Cortese  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  80 
                      78   | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  1° 
                      Tazio Nuvolari 
                      2° Franco Cortese  | 
                 
               
                 | 
           
           
             
                
                   
                     | 
                    La 
                        partenza del Circuito di Parma. In prima fila con la 125 
                        S Competizione vediamo Tazio Nuvolari, al suo fianco (destro), 
                        Cortese con la 125 S integrale e infine Piero Taruffi 
                        su Fiat 1.100 cc.   | 
                   
                   
                    |   | 
                    Tazio 
                        Nuvolari lanciato sul percorso del 1° Circuito di 
                        Parma davanti a Cortese.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    Per 
                        aumentare la portata di aria fresca, alla 125 S di Cortese 
                        è stata tolta la griglia.  | 
                   
                 
                
                  | 
           
           
            |   20 
                luglio 1947 - Circuito delle Cascine, Firenze 
                - Categoria Sport  | 
           
           
             
                 
                 
                Le cronache raccontano di 
                quasi centomila persone che si assiepano nei giardini del parco 
                pubblico, provocando danni all'amministrazione pubblica fiorentina 
                che si rivarrà sugli organizzatori per le spese sostenute. 
                Questo fatto la dice lunga sulla risonanza che l'automobilismo 
                sportivo e la neonata Ferrari hanno nel popolo italiano. Tocca 
                a Nando Righetti sostituire Tazio Nuvolari con 
                la 125 S integrale, ormai sempre più debilitato tanto da 
                non potere gareggiare. Franco Cortese con la 
                125 S Competizione, dopo la partenza ha problemi alla distribuzione 
                ed è costretto al ritiro. Righetti di difende come può 
                ed è solo terzo sul traguardo.  | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      125 S Competizione 
                      Tipo 
                      125 S integrale  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Franco 
                      Cortese 
                      Nando Righetti  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                   
                      36 
                      106   | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  3° 
                      Fernando Righetti 
                      Ritiro - Franco Cortese  | 
                 
               
                 | 
           
           
              
                
                   
                     | 
                    Fernando 
                        Righetti in attesa del via al 4° Circuito delle Cascine 
                        a Firenze.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    La 
                        vettura di Cortese subisce gli ultimi controlli da parte 
                        dei meccanici Ferrari.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    Prima 
                        fila della classe 1.100 cc. Le due Ferrari di Righetti 
                        (106) e più nascosta quella di Cortese (36).  
                        | 
                   
                   
                     | 
                    La 
                      Stanguellini di Auricchio precede la Ferrari di Cortese. | 
                   
                 
                
                 
                  | 
           
           
            |   15 
                agosto 1947 - Circuito di Pescara - Categoria 
                Sport   | 
           
           
             
                 
                 
                La giornata è storica 
                in quanto segna il debutto del Tipo 159 S, evoluzione 
                del dodici cilindri di Colombo, elevato a 1.902 cc. in grado di 
                erogare 125 CV a 7.000 giri/minuto. Il nuovo modello non teme 
                concorrenza e si porta subito in testa alla corsa, rientrando 
                poi ai box dopo soli tre giri per problemi di lubrificazione. 
                Ventuno minuti fermo ai box per la riparazione del radiatore dell'olio 
                e poi via, si riprende la corsa, aumentando di velocità 
                giro dopo giro, tanto da far segnare il giro più veloce. 
                Auricchio con la Stanguellini e Giovanni Bracco con la Delage 
                sono lì davanti, ma il verdetto finale vedrà Cortese 
                al secondo posto assoluto, oltre alla vittoria di classe conquistata 
                grazie anche al ritiro di Bracco rimasto senza benzina.  | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      159 S  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Franco 
                      Cortese  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  21  | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  2°  | 
                 
               
                 | 
           
           
              
                
                   
                    |   | 
                    Franco 
                        Cortese porta al debutto la 159 S integrale, assicurandosi 
                        un buon secondo posto in classifica generale e la vittoria 
                        di classe.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    Cortese 
                        affronta la curva cieca lanciato all'inseguimento della 
                        Stanguellini di Auricchio.  | 
                   
                 
                 
                  | 
           
           
            |   24 
                agosto 1947 - Coppa del Montenero, Livorno 
                - Categoria Sport   | 
           
           
             
                 
                 
                Ritorna la coppia Cortese-Nuvolari 
                con la Tipo 125 S per un circuito dal nome e dal passato storico. 
                La giornata però per la Ferrari non è positiva, 
                in quanto Luigi Bazzi in fase di collaudo distrugge una delle 
                due vetture disponibili per la gara, oltre a subire notevoli danni 
                personali e quindi tocca a Franco Cortese rinunciare alla corsa 
                a favore di Nuvolari che, riesce a fare soltanto tre giri e poi 
                è costretto al ritiro. La vittoria è di Franco Cornacchia 
                su Cisitalia, dopo che Auricchio su Stanguellini 1.100 esce di 
                strada e malgrado le sue proteste, viene rimesso in pista da spettatori 
                troppo solerti, procurandogli così la squalifica dalla 
                gara.   | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      125 S  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                   
                      Tazio Nuvolari  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  n.d.  | 
                 
                 
                  |   Posizione 
                      al traguardo  | 
                  Ritirato  | 
                 
               
                 | 
           
           
            |   | 
           
           
            |   28 
                settembre 1947 - Circuito di Modena - Categoria 
                Sport   | 
           
           
             
                 
                 
                La Ferrari cerca di prepararsi 
                al meglio per la prova di casa a Modena e punta sullo schieramento 
                di due Tipo 159, una per Cortese e l'altra per Nuvolari. Il "mantovano 
                volante" purtroppo è indisponibile e la scelta di 
                Ferrari cade ancora su Fernando Righetti, che a sua volta è 
                vittima di un incidente durante una prova a Stella di Ligorzano. 
                Parteciperà alla gara con una 125 S integrale, mentre a 
                Franco Cortese spetterà l'onore di portare in gara la 159 
                con carrozzeria a sigaro, definita anche Competizione. Il pubblico 
                è concentrato sul duello Ferrari-Maserati, affidate a Luigi 
                Villoresi e Alberto Ascari. Vittorio Stanguellini orchestra contro 
                gli organizzatori della manifestazione uno sciopero dei piloti, 
                in quanto vogliono far correre la classe 1.100 cc. con clindrate 
                superiori. Finalmente viene dato il via alla corsa e le Maserati 
                partono subito in testa. Franco Cortese con la Tipo 159 riesce 
                a sua volta a portarsi in testa alla corsa, ma problemi alla sua 
                vettura lo costringono ad un rientro definitivo ai box. Nel tentativo 
                di guadagnare tempo, arriva in zona box e con una manovra improvvisa 
                si arresta. Giovanni Bracco con la Delage si trova a dover scartare 
                di colpo per non finire addosso a Cortese, ma la sua pesante vettura 
                sbanda e finisce in mezzo al pubblico assiepato intorno al circuito, 
                senza una minima misura di protezione finendo contro una grossa 
                pianta, un presagio di quello che otto anni più tardi sarebbe 
                successo a Le Mans. La corsa viene sospesa dopo 24 giri e la vittoria 
                assegnata ad Ascari su Maserati, seguito da Villoresi, sempre 
                con vettura della Casa del Tridente. Franco Cortese è al 
                centro di un'inchiesta giudiziaria atta a chiarire le responsabilità 
                dopo l'incidente che ha causato diversi morti e feriti gravi. 
                Dopo questo incidente di Modena, l'organizzazione della corsa 
                si interroga sul caso di spostare la gara in un circuito non cittadino. 
                Nasce così l'idea dell'Aerautodromo 
                di Modena. 
                Gioachino Colombo commenterà così la corsa: " 
                La corsa di Modena fu un'altra delusione: la 159 S di Franco 
                Cortese non finì la gara per noie all'accensione e la 125 
                S di Nando Righetti, riuscì a classificarsi soltanto al 
                quinto posto". 
                 
                 
                  | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      125 S integrale 
                      Tipo 159 S Competizione  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Fernando 
                      Righetti 
                      Franco 
                      Cortese  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  16 
                      20   | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  5° 
                      Fernando Righetti 
                      Ritiro - Franco Cortese  | 
                 
               
                 | 
           
           
              
                
                   
                    |   | 
                    Fasi 
                        iniziali del gran premio. Davanti a tutti la Maserati 
                        A6GSC di Villoresi seguita dalla Ferrari 159 S Competizione 
                        di Cortese e dall'altra Maserati A6GSC di Ascari. Righetti 
                        con la 125 S è quarto.  | 
                   
                   
                    |   | 
                     | 
                   
                 
                  | 
           
           
            |   12 
                ottobre 1947 - 2° Gran Premio di Torino 
                - Categoria Sport  | 
           
           
             
                 
                 
                La Ferrari è scossa 
                dal brutto incidente di Modena e solo all'ultimo momento viene 
                resa pubblica la partecipazione al Gran Premio di Torino con una 
                159 S affidata alle cure di Raymond Sommer, già pilota 
                della Scuderia Ferrari prima dello scoppio della guerra. Gli avversari 
                della Ferrari sono molti e a Torino i cugini d'oltralpe riversano 
                le migliori Case automobilistiche del momento come Delage, Delaye 
                e Talbot, con motori che vanno dai 3.600 cc. ai 4.500 cc. La Ferrari 
                dispone del due litri Tipo 159 S Competizione e giunge per le 
                prove a Torino solo all'ultimo momento, staccando il settimo tempo 
                sotto una pioggia battente. Ma la vettura è stata messa 
                a punto a dovere e i risultati non tardano ad evidenziarsi. Le 
                Maserati sono fuori combattimento solo dopo dieci giri e dopo 
                30 giri, Sommer ha doppiato tutti gli avversari, avviandosi verso 
                una vittoria certa. La gara dura quattro ore e mezzo e alla fine 
                è Raymond Sommer a fare piangere di felicità Enzo 
                Ferrari, ricordando proprio quel parco del Valentino, come chiusura 
                dei suoi sogni giovanili, reduce dal colloquio in cerca di lavoro 
                con il Dott.Soria della FIAT. 
                Sommer è talmente entusiasta delle qualità tecniche 
                della Ferrari che dopo la vittoria di Torino acquista una vettura. 
                 
                Ferrari per celebrare l'evento, investe su di una pagina pubblicitaria 
                che evidenzia non la vittoria della 159 con Sommer, ma l'immagine 
                di Franco Cortese al Gran Premio di Roma del 25 maggio, prima 
                vittoria della Casa, sovrapposta al Cavallino Rampante.   | 
           
           
              
                 
                   
                      Modello Ferrari  | 
                  Tipo 
                      159 S Competizione  | 
                 
                 
                  Pilota  | 
                  Raymond 
                      Sommer  | 
                 
                 
                  Numero 
                      di gara  | 
                  78  | 
                 
                 
                  Posizione 
                      al traguardo  | 
                  1°  | 
                 
               
                 | 
           
           
              
                
                   
                    |   | 
                    Partenza 
                        del G.P. di Torino. In prima fila la Talbot di Charles 
                        Pozzi con il n° 12 e le due Maserati di Villoresi 
                        e Ascari. La vettura di Sommer è in seconda fila 
                        sulla destra, mentre un meccanico la sta ancora sistemando 
                        prima del via.  | 
                   
                   
                    |   | 
                    Raymond 
                        Sommer in un momento di riposo,  | 
                   
                   
                     | 
                    Sommer 
                        chiuso tra le due Maserati di Villoresi e Ascari.  | 
                   
                 
                  | 
           
           
             
                Con questo gran premio termina l'attività per l'anno 1947 
                della Marca di Maranello. Enzo Ferrari ha già pronti i 
                programmi per il 1948, anno che aggiungerà altri allori 
                alla Casa del cavallino, debuttando anche in campo internazionale 
                e vincendo il 30 maggio 1948 con Clemente Biondetti nel 1° 
                Gran Premio di Stoccolma a bordo di una Ferrari 166 SC di proprietà 
                del principe Igor Troubetzkoy.  
                 
                Questa pagina scritta dopo avere esaminato i due testi importanti 
                ai fini di una esatta interpretazione dei fatti, adesso 
                che si sono spenti i riflettori, 
                vuole essere una testimonianza degli albori della Ferrari nel 
                suo 60° anniversario dal debutto nazionale, in uno scenario 
                molto spesso confuso o dimenticato da chi scrivendo dopo anni 
                dall'evento, cita gare e date sopra elencate non sempre corrispondenti 
                alla realtà storica. A consolazione di tutto ciò, 
                ci viene in aiuto una frase celebre di Enzo Ferrari che non lascia 
                scampo ad errate interpretazioni: "la storia si scrive 
                con un pizzico di verità e tanta fantasia". 
                Ovviamente detto da Lui, altro non è che una battuta mirata 
                nello stile del "Flobert"! MfB
  | 
           
           
            |   | 
           
         
         
          
         
         
        I diritti d'autore delle immagini appartengono 
        ai legittimi proprietari 
          
        Bibliografia 
         
        Pagina pubblicata 
        il 18/12/2007
        
          
        
        |