Seconda
parte |
Breve
storia della carrozzerie che hanno "vestito" i modelli
Ferrari.
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BERTONE |
Anno 1950. Data storica per la carrozzeria di Nuccio
Bertone. Enzo Ferrari gli affida la realizzazione di
una carrozzeria quattro posti su telaio tipo 166.
Passano altri dieci anni e al Salone dell'Automobile di Torino
del 1960, la carrozzeria Bertone presenta un coupé 2+2
su telaio tipo 250 GT, presentazione che avrà
un seguito anche nel 1961, con l'esposizione di una coupé
2 posti su meccanica e telaio tipo 250 GT.
Sempre nel 1961, Bertone realizza per conto di Ferrari l'ASA
1000 o "Ferrarina". La collaborazione con
Ferrari continua nel 1973 e Bertone disegna la Dino
308 GT/4 realizzata da Scaglietti,
a cui fa seguito nel 1976 la Dino 208 GT/4,
con cilindrata ridotta da 3.000 a 2.000 cc. per motivi fiscali.
Nel 1976 Bertone realizza una dream-car, la Raimbow
su meccanica della Dino 308 GT/4 e su questa vettura finisce
la collaborazione con la Ferrari. Brevetta poi un congegno per
il ribaltamento completo del tetto della vettura a "scomparsa".
ANNO |
MODELLI
CARROZZATI IN DIFFERENTI VERSIONI |
1950 |
166
INTER |
1960 |
250
GT (design Giorgietto Giugiaro) |
1962 |
250
GT BERLINETTA (SWB) - (design Giugiaro) |
1976 |
RAIMBOW
(meccanica 308 GT/4) |
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ZAGATO |
Ugo Zagato fonda la carrozzeria nel 1919, dopo
avere lavorato in una industria tedesca agli inizi del secolo.
Ritornato in Italia, trova lavoro presso le Carrozzerie Varesine
in veste di direttore dei lavori. Enzo Ferrari apprezzava la
genialità di Zagato, conosciuto fin dai tempi delle corse
con l'Alfa Romeo, mentre Zagato ammirava la forza dell'uomo
Ferrari. Ugo Zagato frequentava raramente i campi di gara, anche
se l'amicizia di Antonio Ascari ogni tanto lo trascinava via
dalla sua officina di Milano, situata in Viale Brianza. Ferrari
corse e vinse con l'Alfa Romeo con lo stemma di Zagato sul fianco
della vettura e fu lo stesso Ferrari ai tempi della Scuderia
a vendere Alfa Romeo carrozzate da Zagato. Dopo la Seconda Guerra
Mondiale, Ugo Zagato si specializzò nella realizzazione
di vetture di piccola cilindrata, curandone l'aerodinamica in
forma quasi maniacale. Fu uno dei pochi che non si propose mai
a Ferrari per ricevere commesse di lavoro, ma riusci ugualmente
a realizzare dieci capolavori tra il 1949 e il 1974, periodo
in cui "vestì" vetture di Maranello. In ordine
cronologico da Viale Brianza uscirono nel 1950 una tipo 166
MM Panoramica Speciale, telaio 0018 che venne poi riconvertita
in 166 MM Barchetta Zagato di proprietà
di Antonio Stagnoli. Seguì nel 1952 una 166 MM
Elaborata Zagato, telaio 0046; nel 1956 una 250
GT Berlinetta, telaio 0515 per Vladimiro Galluzzi,
seguita da una 250 GT Coupè Corsa
, telaio 0537 per Camillo Luglio ed ancora nel 1957 una 250
GT Competizione, telaio 0665, sempre
per Luglio/Galluzzi. Nel 1957 una 250 GT Lusso,
telaio 0689 e nel 1959, una 250 GT Prototipo,
telaio 1367 ancora per Vladimiro Galluzzi e Camillo Luglio.
Nel 1971 Luigi Chinetti chiede a Zagato di convertire un vecchio
telaio Ferrari. Ecco così prendere forma la Ferrari
3Z Spider (telaio 2491) ed infine, nel 1974 la nona
vettura, una 330 GTC riconvertita in Ferrari 330 Convertibile
Zagato. Nel 1962 la carrozzeria Zagato si trasferisce
da Via Giorgini a Milano a Terrazzano di Rho. Ugo Zagato muore
il 30 ottobre 1968, dopo che la conduzione della famosa carrozzeria
è passata ai figli Elio e Gianni, che nel 1991, realizzeranno
la carrozzeria di una 348 Berlinetta Zagato. Elio Zagato,
dopo una lunga attività in azienda, si spegne all'età
di 88 anni il 15 settembre 2009 nel 90° anniversario dell'Azienda,
lasciando ai figli Andrea e Marella il compito di continuare
l'opera del nonno Ugo, iniziata appunto nel 1919.
ANNO |
MODELLI
CARROZZATI IN DIFFERENTI VERSIONI |
1950 |
166
MM Panoramica Speciale
166 MM Barchetta Zagato |
1952 |
166
MM Elaborata Zagato |
1956 |
250
GT Berlinetta
250 GT Coupè Corsa |
1957 |
250
GT Competizione - 250 GT Lusso |
1959 |
250
GT Prototipo |
1971 |
3Z
Spider |
1974 |
330
Convertibile Zagato |
1991 |
348
Zagato |
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SCAGLIETTI |
Sergio Scaglietti incominciò l'attività
di carrozziere in giovane età, compiti: garzone del battilastra.
Correva l'anno 1937 e Scaglietti venne scelto per riparare i
parafanghi di un'Alfa Romeo della Scuderia Ferrari e qui avvenne
il primo incontro tra il futuro costruttore ed il futuro carrozziere.
Nel 1947 Scaglietti fece il grande salto mettendosi in proprio
e aprendo una carrozzeria coadiuvato da Marchesi come chimico
e Sala come carrozziere. I tre si avviarono verso una nuova
realtà imprenditoriale. Avere le commesse da Ferrari
per Scaglietti non fu un grosso problema, in quanto i due si
conoscevano bene e da quell'accordo nacquero vetture come la
500 Mondial, la 750 Monza,
250 SWB, 250 TR, 250
GT/L, 250 GTO e ancora la
275 LM, 275 GTB, la Dino 308
GT/4 e la 365 GTB/4 Daytona, oltre
alle Dino 206 e 246, tanto
per citare le più famose. La Ferrari nel 1975 acquisì
il totale azionariato della carrozzeria Scaglietti, facendone
a tutti gli effetti un distaccamento dell'azienda in Via Emilia
Est a Modena. Recentemente la Ferrari, in riconoscenza dell'operato
del grande carrozziere, gli dedica il nome di una Gran Turismo:
la 612 Scaglietti. Nel 2004 Sergio Scaglietti
è premiato per avere saputo "armonizzare arte, tecnica
e tecnologia", ricevendo dall'Università di Firenze
e dal Museo Torrini il premio "Arte e Tecnologia".
Sergio Scaglietti scompare all'età di 91 anni il 21 novembre
2011.
Nota:
una buona parte delle realizzazioni di Scaglietti sono
su disegno di Pininfarina |
ANNO |
MODELLI
CARROZZATI IN DIFFERENTI VERSIONI |
1954 |
500 Mondial - 750 Monza |
1956 |
250
GT Competizione - 500 TR -
375 MM |
1957 |
250
GT Competizione II serie e III serie - 500 TR-C |
1958 |
250
GT Competizione IV serie -250 Spider California
250 Testa Rossa |
1959 |
250
GT Competizione V e VI serie - 250 GT Spyder California |
1960 |
250
GT Berlinetta (L e C) - 250 GT Spider California LWB
250 GT Spider California SWB |
1961 |
250
GT Berlinetta (L e C) -250 GT Spider California |
1962 |
250
GT Berlinetta (SWB) -250 GTO - 400 Superamerica |
1963 |
250
GT/L - 250 GTO - 250 GT Berlinetta |
1964 |
250
GTO/64 - 250 Le Mans |
1965 |
275
GTB - 250 Le Mans |
1966 |
275
GTB - 275 GTB/C |
1967 |
275
GTB/4 - SPIDER NART - |
1968 |
DINO
206 GT - 275 GTB/4 |
1969 |
DINO
206 GT - DINO 246 GT - 365 GTB/4 |
1970 |
DINO
246 GT - 365 GTB/4 - 365 GTS/4 |
1971 |
DINO
246 GT - 365 GTB/4 - 365 GTS/4 |
1972 |
DINO
246 GT e GTS - 365 GTB/4 e COMPETIZIONE |
1973 |
DINO
246 GT e GTS -
365 GTB e GTS/4 - 365 GTB/4 COMP.
365 GT4 BB |
1974 |
DINO
246 GT e GTS -
DINO 308 GT4 - 365 GT4 BB |
1975 |
DINO
308 GT4 - 365 GT4 BB |
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Dal 1975 la Carrozzeria Scglietti
diventa parte integrante
della Ferrari SEFAC e Ferrari SpA. |

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FANTUZZI |
Medardo Fantuzzi, bolognese classe 1908, battilastra
specializzato nella costruzione di carrozzerie con i fratelli
Maserati, viene chiamato da Enzo Ferrari dopo che nel 1957 la
Maserati si ritirò definitivamente dalle competizioni.
Fantuzzi è specializzato principalmente nella realizzazione
di carrozzerie per vetture formula e Sport Cars e collabora
con la Ferrari fino al 1966, passando poi a De Tomaso, AMS,
Scuderia Serenissima e Tecno. L'attività di Meandro dopo
i primi anni '70 viene continuata dal figlio Fiorenzo,
che si dedica al restauro delle vetture costruite dal padre
anni prima e diventa poi un esperto dell'automobile molto apprezzato.
Fantuzzi muore a Modena nel 1986.
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MICHELOTTO |
La carrozzeria Michelotto venne fondata a Padova
nel 1969 ed inizia da subito la brillante attività nel
panorama delle vetture da competizione, con la vittoria nel
1971 del Campionato Italiano Turismo Gr.1 - Classe 850.
Esordisce nel 1973 nel Campionato Italiano Rally con la Stratos,
vincitrice di cinque Campionati Italiani e trenta vittorie assolute.
L'accordo con la Ferrari, porta alla realizzazione della carrozzeria
del tipo 308 Gr.4 Rally. Le vetture carrozzate
Michelotto vincono due Targa Florio, due Tour de France e due
Campionati Rally: Italiano e Spagnolo. Si devono all'eclettico
Michelotto, la realizzazione della 308 GT/M
e della GTO Evoluzione del 1985, mentre nel
1989 viene realizzata la F40 LM Evoluzione,
mirata alle corse I.M.S.A. negli Stati Uniti. Nel 1992 e 1993
Michelotto si dedica alla Osella PA16, oltre che alla Ferrari
F40 "CSAI-GT" e alla 348
"CSAI-GT". Il triennio 1994-1996, porta la
carrozzeria padovana ad affrontare la realizzazione della Ferrari
F40 GTE, della 348 GTC LM,
destinate al Campionato Italiano Granturismo e nel 1997, La
Ferrari affida alla Michelotto la gestione globale del progetto
F333 SP. Nel 2000 viene realizzata la Modena
360 N-GT che conquisterà nel 2001 il
Campionato Mondiale FIA N-GT e il Campionato Francese N-GT,
oltre che conquistare nel 2003 il Campionato Inglese, il Campionato
Francese, oltre al Campionato Grand-AM GT negli Stati Uniti.
ANNO |
MODELLI
CARROZZATI IN DIFFERENTI VERSIONI |
- |
308
Gr 4 |
1984 |
308
GT/M |
1985 |
Gto
Evoluzione |
1993 |
F40
CSAI-GT - 348 GTC LM |
1994 |
F40
GTE |
2000 |
360
N-GT |
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La
pagina rappresenta uno studio condotto dall'autore sui
Carrozzieri Ferrari
e potrà, a seguito di nuovi accertamenti,
subire modifiche atte ad inquadrare al meglio la verità
storica dell'evento. |
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pagine
pubblicate il 15/01/2005
- Ultima modifica 22/7/2013
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