|
In
fondo alla pagina: |
|
|
|
|
|
Ferrari
488 Pista |
|
Ferrari
488 Pista Spider |
|
Ferrari
F8Triburo |
|
Ferrari
F8 Spider |
L'erede
della 458 Italia
|
3 febbraio 2015
|
|
Supera
i 330 orari, si ispira alla 308, costa circa 200 mila euro
e scatta da 0 a 200 in 8 secondi. La concorrenza è
avvisata - Il 2016 è l'anno dei compleanni, si sa.
E proprio quando la celebre 308 GTB, prima V8 posteriore-centrale,
fa 40 anni, la Ferrari lancia l'erede della 458. Un missile.
Delle Rosse si dice sempre così, è vero. Ma
stavolta per fare a pezzi la concorrenza sempre più
agguerrita - vedi Lamborghini - a Maranello sono andati giù
pesanti, anzi pesantissimi perché hanno schiaffato
un doppio turbo sul loro possente V8 portando la potenza ad
un soffio dei settecento cavalli, una cavalleria da F1. |
|
La
macchina - battezzata 488 - ha infatti un V8 biturbo da 3902
cm3 da 670 cv a 8.000 giri/min (con una coppia massima di
760 Nm!) così le prestazioni sono mai viste: 0-200
km/h in 8,3 secondi. Il tempo di 1’23” sul giro
a Fiorano e uno 0-100 di tre secondi. Il tutto con una velocità
massima teorica superiore ai 330 orari. |
|
Ovviamente
questa non è una muscle car bruciasemafori e basta:
qui il lavoro sui pesi e sul bilanciamento è stato
enorme. Basti dire che 1370 kg sono distributi al 46,5% sull'anteriore
e al 53,5% sul posteriore. Roba da macchina da corsa? Esatto
perché la 488 "sintetizza le conoscenze acquisite
dalla Ferrari - spiegano a Maranello - nelle competizioni
F1 e WEC dove la 458 GT è campione del mondo e trionfatrice
tra l’altro delle due ultime edizioni della 24 Ore di
Le Mans. In più, il nuovo modello sfrutta .... |
|
....l
know how accumulato dai tecnici Ferrari in 10 anni di programma
XX, con vetture estreme guidate da gentleman-driver. I dati
raccolti hanno contribuito all’affinamento dei controlli
elettronici e del sistema veicolo permettendo così
al pilota di sfruttare al massimo le eccezionali prestazioni
di questa nuova vettura".
Il cambio? Ha un sofisticato sistema di Variable Torque Management
che eroga la poderosa coppia in modo crescente e continuo
mentre l’aerodinamica è stata ulterioremente
migliorata visto che ora arriva da un’efficienza di
1,67 e stabilisce il nuovo record per una Ferrari di serie.
Basti dire che rispetto alla 458 la 488 ha un carico aerodinamico
aumentato del 50%riducendo contemporaneamente la resistenza
all’avanzamento. |
|
Tanta
poi l'elettronica di supporto, si va dal sistema evoluto dell’angolo
di sbandata controllata (Side Slip Control 2 - SSC2), più
preciso e meno invasivo, consente una maggiore accelerazione
longitudinale in uscita dalle curve fino all'SSC2 che sfrutta
il controllo di trazione F1-trac, il differenziale elettronico
E-diff e ora anche lo smorzamento degli ammortizzatori attivi,
rendendo ancora più uniforme e omogeneo il comportamento
della vettura nelle manovre più complesse. Lo stile?
Sulle Ferrari non si discure e non si commenta mai. E' una
tradizione. Qui comunque il design è farina del sacco
del Centro Stile Ferrari. E loro ci tengono a dire che sulla
fiancata ci sono "reminiscenze della 308 GTB originale,
visto che è attraversata da un profilo alare che divide
il canale d’ingresso in due. Il frontale è dotato
di un largo alettone “a cassetto" con profili sovrapposti
per migliorare l’efficienza termica dei radiatori, sospeso
e staccato dal volume. |
|
Al
centro due piloni sono abbinati a un deflettore che incanala
aria verso il fondo piatto. Il posteriore, largo e basso,
è anch’esso dominato dalle soluzioni aerodinamiche,
con l’innovativo spoiler “soffiato” nella
parte superiore, che genera carico verticale senza aumentare
la resistenza, associato ad un diffusore aggressivo, dotato
di portelle aerodinamiche attive e disegnato intorno ai due
scarichi rialzati. Nuovo il disegno dei fanali LED ad anello
circolare". |
|
In
ogni caso il prezzo rimane più o meno quello della
458 (circa 200 mila euro) mentre il muso ora sembra quello
de LaFerrari, una licenza poetica
che probabilmente influenzerà tutte le Ferrari del
futuro.
Fonte: www.repubblica.it
- Vincenzo Borgomeo |
|
|
SCHEDA TECNICA DELLA FERRARI 488 GTB
MOTORE
Tipo V8 - 90° Turbo
Cilindrata totale 3.902 cm3
Potenza massima * 492 kW (670 CV) a 8000 giri/min
Coppia massima * 760 Nm a 3000 giri/min in VII marcia
DIMENSIONI
E PESI
Lunghezza 4568 mm
Larghezza 1952 mm
Altezza 1213 mm
Peso a secco** 1370 kg
Distribuzione dei pesi 46,5% Ant – 53,5% Post
PRESTAZIONI
0-100 km/h 3,0 s
0 -200 km/h 8,3 s
Velocità massima > 330 km/h
CONSUMI/FUEL
CONSUMPTION***
11.4 l/100 km
EMISSIONI
C02 ***
260 g/km
*
Con benzina 98 RON
**Con contenuti opzionali di alleggerimento
*** Ciclo combinato ECE+EUDC con sistema HELE
|
|
|
|
|
|
|
|
Presentazione
Web 28
luglio 2015 - (Presentazione Salone
di Francoforte - settembre 2015)
|
|
La
Ferrari ha diffuso le prime immagini ufficiali della 488 Spider,
che debutterà al Salone di Francoforte (17-27 settembre).
L'attesa versione con tetto ripiegabile adotta la medesima
soluzione già vista sulla precedente 458 Spider, garantendo
una riduzione di peso di 25 kg, oltre a un tempo di soli 14
secondi per le operazioni di apertura e chiusura. Il colore
scelto per la presentazione, l'inedito Blu Corsa, rende questa
488 Spider ancora più originale, rompendo con la tradizione
del Rosso, un segno dei tempi e dei mutati gusti della clientela
del Cavallino, come già accaduto per la 458 Speciale. |
|
Stesso
motore della GTB. Gli appassionati probabilmente l'avrebbe
voluta chiamare 488 GTS, ma la versione Spider riprende comunque
tutte le innovative caratteristiche della nuova 488 GTB coupé:
le soluzioni aerodinamiche, l'elettronica aggiornata e, soprattutto,
il V8 di 3.9 litri biturbo da 670 CV e 760 Nm di coppia, abbinato
dal doppia frizione a sette marce. La zona del vano motore
è quella che differisce maggiormente dalla 488 GTB
per la forma del cofano e dei montanti e per questo, come
già per la 458, non è più possibile osservare
dall'esterno le testate del V8. |
|
Aerodinamica
da record. Gli sfoghi d'aria sul cofano stesso sono inediti,
così come l'intera zona posteriore che adotta i nuovi
gruppi ottici, il profilo aerodinamico, l'estrattore di grandi
dimensioni e gli scarichi alti stile 458 Speciale. La Spider
ha raggiunto valori di efficienza aerodinamica da record nella
storia dei modelli analoghi del Cavallino, ed è dotata
di una scocca che aumenta del 23% la rigidità torsionale,
con evidenti benefici a livello prestazionale. Dati dichiarati
alla mano, la nuova Ferrari 488 Spider è capace di
toccare i 100 km/h in 3 secondi netti, mentre per i 200 all'ora
sono necessari 8,7 secondi. La velocità massima è
di oltre 325 km/h. |
|
Sound
ad hoc. I valori sono appena più alti rispetto a quelli
della 488 GTB, dal momento che la massa totale è salita
da 1.370 a 1.420 kg, tanto da ottenere lo stesso tempo sullo
0-100, mentre perde quattro decimi sullo 0-200 km/h. Il V8
è stato messo a punto con particolare attenzione per
la risposta ai comandi dell'acceleratore, riducendo al massimo
(fino a 0,8 secondi) il ritardo dei turbocompressori. Proprio
a causa della presenza delle turbine, non è stato facile
riuscire a mantenere una sonorità degna del Cavallino,
risultato ottenuto mediante una specifica conformazione dei
collettori e dell'impianto di scarico, studiato per esaltare
le doti del V8. |
|
Elettronica
di bordo. La 488 Spider vanta una messa a punto specifica
dell'intera elettronica di bordo in modo da offrire il massimo
piacere di guida: secondo i dati dichiarati, rispetto alla
458 Spider il sistema di controllo dell'angolo di assetto
SSC2 (che agisce sulle regolazioni del controllo di trazione
F1-Trac, l'E-Diff e gli ammortizzatori attivi SCM3) ha permesso
di migliorare del 12% l'accelerazione in uscita di curva,
mentre è incrementata del 9% la risposta della vettura
ai comandi del guidatore, senza per questo sacrificare il
confort. |
|
SCHEDA
TECNICA DELLA FERRARI 488 SPIDER
MOTORE
Tipo: V8 - 90° - Turbo – Carter secco
Cilindrata totale: 3.902 cm3
Alesaggio e Corsa: 86,5 x 83 mm
Potenza massima*: 492 kW (670 CV) a 8000 giri/min
Coppia massima*: 760 Nm a 3000 giri/min in VII marcia
Potenza specifica: 172 CV/l
Rapporto di compressione: 9.4:1
*Con benzina 98 RON
DIMENSIONI E PESO
Lunghezza: 4568 mm
Larghezza: 1952 mm
Altezza: 1211 mm
Passo: 2650 mm
Carreggiata anteriore: 1679 mm
Carreggiata posteriore: 1647 mm
Peso in ordine di marcia**: 1525 kg
Peso a secco**: 1420 kg
Distribuzione dei pesi: 41,5% Ant – 58,5% Post
Capacità vano baule: 230 l
Capacità serbatoio benzina: 78 l
**Con contenuti opzionali di alleggerimento
PNEUMATICI e FRENI
Anteriore: 245/35 ZR20 J9.0 - Posteriore: 305/30 ZR 20 J11.0
Anteriore: 398x223x36 mm - Posteriore: 360x233x32 mm
TRAMISSIONE E CAMBIO
Cambio F1 a doppia frizione 7 marce
CONTROLLI ELETTRONICI
E-Diff3, F1-Trac, ABS/EBD prestazionale con Ferrari Pre-Fill,
FrS SCM-E, SSC
PRESTAZIONI
Velocità massima: > 325 km/h
0 – 100 km/h: 3,0 s
0 – 200 km/h: 8,7 s
0 – 400 m: 10,55 s
0 – 1000 m: 18, 9 s
Rapporto peso/potenza: 2,12 kg/cv
CONSUMI ED EMISSIONI C02***
11.4 l/100 km
260 g/km
*** Ciclo combinato ECE+EUDC con sistema HELE
|
Fonte
http://www.quattroruote.it/ |
|
|
|
|
|
|
Tokyo,
13 dicembre 2016 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Durante
un evento celebrativo per il 50° anniversario della presenza
Ferrari in Giappone svolto presso il National Art Center di
Tokyo, la Casa di Maranello ha presentato una nuova fuori
serie, la J50.
La
Ferrari J50 è una due posti secca, una roadster con
motore posteriore-centrale che segna il ritorno al concetto
di tetto asportabile tipo targa, caratteristico di alcune
vetture stradali del Cavallino Rampante degli anni ’70
e ’80. Creata dal reparto Progetti Speciali della Ferrari,
la J50 è stata disegnata dal Centro Stile a Maranello.
Questo modello, la cui produzione sarà limitata a soli
10 esemplari, potrà essere personalizzato secondo le
richieste specifiche espresse da ciascun cliente a livello
di colori e finiture, nel pieno spirito delle realizzazioni
‘su misura’ della Casa.
|
|
|
|
|
|
|
|
Realizzata
sulla base dell’attuale 488 Spider,
la Ferrari J50 è equipaggiata con una versione specifica
del V8 da 3,9 litri, vincitore dell’International Engine
of the Year Award di quest’anno, con una potenza di
690 cv.
La carrozzeria si contraddistingue per un linguaggio di design
radicalmente futuristico che ben si combina ai gusti di una
clientela da sempre amante dell’innovazione.
L’obiettivo dei designer era quello di creare una roadster
molto ribassata, che incarnasse i valori di leggerezza e agilità
tipici della Ferrari. Per raggiungere tale obiettivo, una
forte dinamicità è stata impressa sul fianco
della vettura, nata dall’interazione tra le due principali
direttrici: il bordo inclinato superiore del finestrino, in
continuità con il filo parabrezza, e la linea di fuga
nera inclinata che, dalla parte inferiore del muso, corre
lungo le portiere fino a perdersi nelle prese aria laterali.
|
|
|
|
|
|
|
|
Mentre
l’effetto visiera, generato dalle superfici vetrate,
ricorda le barchette Ferrari da competizione del passato,
la linea di demarcazione nera è una nuova interpretazione
di un ricorrente segno stilistico Ferrari utilizzato su vetture
iconiche come la GTO, F40 e F50. Tale fuga grafica diventa
un elemento chiave che altera la percezione della linea di
cintura, fissandola di fatto a un’altezza decisamente
inferiore rispetto al solito.
La
J50 si avvale di uno sviluppo aerodinamico molto dettagliato
mirato a realizzare soluzioni specifiche funzionali a supporto
dello stile. In primo luogo i radiatori anteriori sono stati
riposizionati più vicini fra di loro, per consentire
un disegno totalmente inedito del paraurti anteriore. Il risultato
ha prodotto una sezione del cofano bassa al centro e con la
sommità dei passaruota in rilievo che enfatizzano la
muscolosità tipica delle sportive Ferrari con motore
posteriore-centrale.
|
|
|
|
|
|
|
|
Due canali d’aria in fibra di carbonio
scolpiscono la massa anteriore e rendono il cofano ancora
più deciso nell’aspetto, sottolineato anche dai
proiettori LED di disegno specifico, con un profilo molto
dinamico e rastremato.
La
trasversa superiore del parabrezza è stata abbassata
per consentire un flusso maggiore sopra il profilo aerodinamico
posto dietro alla cabina e sullo spoiler posteriore.
La
coda è invece dominata da un sapiente gioco di temi
grafici e modellati tridimensionali. Il V8 è visibile
attraverso una cover trasparente che fornisce un estensione
visiva ai due roll hoop separati che proteggono la testa di
guidatore e passeggero. Un’ala trasversale unisce i
due elementi, rivisitando di fatto una delle caratteristiche
peculiari delle Ferrari sport prototipo degli anni ’60.
|
|
|
|
|
|
|
|
Decisamente originale il posteriore, con
il design dei quattro gruppi ottici, sovrastato da un profilo
alare ad alto carico aerodinamico, che allarga visivamente
il corpo vettura. Il diffusore presenta un estrattore la cui
forma è ispirata ai postbruciatori dei motori a reazione
aeronautici, donando all’insieme una possente presenza.
Cerchi forgiati da 20” dal disegno unico sono stati
realizzati esclusivamente per questo modello in edizione limitata.
All’interno
dell’abitacolo, specifiche finiture adornano i sedili
sportivi, facendo eco al design del profilo del cofano posteriore,
quasi a sottolineare un inconfondibile segno distintivo. L’hard
top in fibra di carbonio è diviso centralmente in due
pezzi che si possono comodamente riporre dietro i sedili.
La
J50 svelata a Tokyo si caratterizzava per il colore rosso
tri-strato e gli interni rosso/nero rivesti in pelle e Alcantara.
|
Fonte:
http://auto.ferrari.com/ |
|
|
|
|
|
|
|
21
febbraio 2018 |
E
quattro: dopo la 360 Challenge, la F430 Scuderia e la 458
Speciale la Ferrari rinnova la genìa delle "piccole"
tutto pepe: arriva la 488 Pista, derivata strettamente dal
modello che corre nel monomarca e con tanta potenza in più.
I cavalli arrivano fino a quota settecento, mentre il motore
ovviamente è sempre il V8 biturbo della 488 di serie,
ma è l'aerodinamica qui a stupire: il musetto è
stato completamente stravolto, in modo da assicurare un flusso
di aria sotto un gigantesco alettone che a questo punto "lavora"
proprio come su una monoposto.
|
|
|
|
|
|
|
|
Una
soluzione geniale perché a guardarla, la 488 Pista
sembra identica a una normale 488, invece di fatto è
una macchina completamente diversa. Il trucco è stato
realizzato "fasciando" il muso con un alettone che
prosegue sui due parafanghi. Così solo sporgendosi
sopra l'auto si scopre che lì sotto c'è un buco,
realizzato apposta per trasformare lo spoiler in un alettone. |
|
|
|
|
|
|
|
Stesso
discorso, in parte, sulla coda, dove la parte superiore dell'auto
è staccata dalla carrozzeria: anche quello è
un alettone. Insomma, una ricerca aerodinamica sofisticatissima,
che si conclude con l'enorme lavoro sul fondo scocca e sull'estrattore
posteriore, identico a quello delle GT usate in gara. Il nome
"Pista" qui non è certo casuale. |
|
|
|
|
|
|
|
La
macchina verrà presenta ufficialmente domani, ma le
foto sono comparse come per magia oggi. Una specie di "giallo
per la rossa" che continua senza fine: la povera 488
Pista aveva avuto già una sostanziosa anteprima sui
social la scorsa settimana quando era stata erroneamente battezzata
"GTO". Possibile che la stessa marca, abilissima
nel tenere i segreti della F1, sia un "colabrodo"
quando si tratta di notizie sulle vetture di serie? Evidentemente
si ma a Maranello non hanno colpe: il problema nasce dalle
presentazioni ai privati. I famosi "eventi a porte chiuse"
che tanto "chiuse" non sono e non possono ovviamente
essere. |
|
|
|
|
|
|
|
Tutte
queste supercar a tiratura limitata vengono infatti svelate
in piccoli show ai clienti più affezionati, i grandi
collezionisti, quelli che prenotando subito l'auto poi di
fatto assicurano serenità alla costosissima produzione.
La fuga di notizie è insomma inevitabile. |
|
|
|
|
|
|
|
Ma
torniamo alla 488 Pista. La macchina nasce di fatto dal famoso
campionato monomarca "Ferrari Challenge". Una scelta
"filosofica" e strategica per la casa di Maranello.
Che le Ferrari fossero infatti macchine sportive e velocissime
era chiaro a tutti. Però con il passare degli anni
la distanza fra le vere auto da corsa e le GT stradali si
era fatta sempre più astrale . |
|
|
|
|
|
|
|
Nonostante
le straordinarie prestazioni delle vetture di Maranello -
si era interrotto quello splendido concetto di elegante vettura
da sera che poi la domenica poteva correre in pista. E si
stava interrompendo anche quel filone di clienti-gentlemen
driver che acquistavano Ferrari GT da strada per poi correrci
anche in pista. |
|
|
|
|
|
|
|
Così,
per portare di nuovo in vita questi due elementi, di fondamentale
importanza nella storia della casa di Maranello, nel 1993
viene realizzato il Ferrari Challenge, un vero e proprio campionato
monomarca per fare scendere in pista le 348. Fu un successo,
che continuò poi nel 1995 con la F355 e nel 2000 con
la 360 Modena, la F430 e la 458-488. Non solo: oggi si corrono
campionati simili in tre diversi continenti e a fine stagione
si disputa anche una finalissima fra tutti i migliori piloti.
Una specie di campionato del mondo con tanto di vincitore
finale. |
|
|
|
|
|
|
|
Fonte:
http://www.repubblica.it
- VINCENZO BORGOMEO
|
|
|
|
|
|
|
|
|
26
agosto 2018 |
|
Eccola:
è stata appena presentata in anteprima a Pebble Beach,
la nuova Serie Speciale Ferrari 488 Pista Spider. Un modello
storico perché è la 50esima vettura aperta prodotto
dalla Casa di Maranello |
|
Ma
il vero record è un altro perché questa è
anche "la Ferrari spider più performante in assoluto
nella nostra storia - spiegano alla Casa di Maranello - con
il miglior rapporto peso/potenza di sempre, pari a 1,92 kg/cv. |
|
Un
risultato reso possibile dall’utilizzo del motore V8
più potente mai prodotto da Ferrari, nominato miglior
motore al mondo per il terzo anno consecutivo agli International
Engine of the Year Awards 2018. |
|
Si
tratta del V8 biturbo da 3902 cc, in grado di erogare 720
cv, con una coppia calibrata in modo da avere sempre una sensazione
di accelerazione crescente". |
|
|
Scheda Tecnica
MOTORE
Tipo V8 – 90° biturbo
Cilindrata totale 3902 cm3
Potenza massima * 530 kW (720 cv) a 8000 giri/min
Coppia massima * 770 Nm a 3000 giri/min in VII marcia
DIMENSIONI E PESI
Lunghezza 4605 mm
Larghezza 1975 mm
Altezza 1206 mm
Peso a secco** 1380 kg
PRESTAZIONI
0-100 km/h 2,85 s
0 -200 km/h 8,0 s
Velocità massima 340 km/h
CONSUMI/EMISSIONI C02
In fase di omologazione
* Con benzina 98 RON
**Con contenuti opzionali di alleggerimento
Fonte:
http://www.repubblica.it
- VINCENZO BORGOMEO
|

6
marzo 2019 - Presentazione Salone di Ginevra |
|
Sostituisce
la 488 GTB, di cui riprende il motore V8 sovralimentato, portato
però a 720 CV
Altro che quota 100, qui siamo oltre 700: 720 CV come la McLaren
720S, tanto per citarne una. La Ferrari F8 Tributo sostituisce
la 488 GTB, ne rappresenta l’evoluzione naturale sotto
ogni aspetto, ma il suo “polo di attrazione” rimane
il motore V8 capace di aggiudicarsi il premio Best Engine
of the Year nel 2016, 2017 e 2018. A Maranello non si sono
però accontentati di un banale trapianto: prima, appunto,
hanno spremuto altri 50 CV, per una potenza specifica di ben
185 CV/litro. Impressionante. Il resto, lo vediamo qui sotto
e lo scopriamo al Salone di Ginevra. |
|
I
gioielli di casa vanno messi in mostra: in Ferrari la pensano
così almeno dal 1987 e nel 2019 non hanno cambiato
idea. Come sulla F40, anche sulla F8 Tributo il motore fa
bella mostra di sé dietro il lunotto modellato in Lexan,
le cui feritoie aiutano l’evacuazione del calore.
Tornano al propulsore, la cilindrata è sempre di 3.902
cc, i 720 CV vengono erogati a 8.000 giri, mentre i 770 Nm
di coppia arrivano alle ruote quando la lancetta del contagiri
tocca quota 3.250. Il tutto, per uno 0-100 km/h in 2,9 secondi,
uno 0-200 km/h in 7,8 secondi e una velocità massima
pari a 340 km/h.
Si toglie di dosso 40 kg
|
Gli
ingegneri Ferrari per ora non sono scesi nei dettagli di come
abbiano fatto, ma hanno svolto un ottimo lavoro, per limare
40 kg da un’auto già estremizzata come la 488
GTB. Il che, unito al sopra citato incremento di potenza,
promette meraviglie in pista. Per non dire dell’aumento
di carico aerodinamico (+15%) ottenuto lavorando in galleria
del vento, senza andare peraltro a inficiare il coefficiente
di penetrazione |
|
A
proposito di galleria del vento, i nuovi fari LED anteriori
orizzontali, più sottili, hanno permesso di ricavare
nuove prese di raffreddamento freni, che si uniscono a quelle
all’esterno del paraurti; obiettivo: migliorare il flusso
d’aria all’interno del vano ruota, scongiurando
così un incremento dimensionale (e quindi di peso)
dell'impianto frenante Brembo, che altrimenti sarebbe stato
necessario a causa delle aumentate prestazioni. |
|
Dietro,
lo spoiler soffiato è stato evoluto per aumentare il
carico generato (indirettamente, aumentare il grip per le
gomme dietro), mentre lo spoiler avvolge i fanali posteriori.
Dal punto di vista prettamente stilistico, da segnalare il
ritorno del classico doppio fanale “incastonato”,
proprio come sulle prime berlinette 8 cilindri; a partire
dalla capostipite, ovvero la 308 GTB. |
|
Ultimo
ma non meno importante, la conseguenza naturale di tutto quello
che avete letto sopra: una guidabilità eccezionale
(non vediamo l’ora di darvene conto quando la guideremo…).
A tal fine, ingegneri e collaudatori hanno perseguito la massima
facilità di guida: ecco dunque la riduzione del già
minimo turbo lag del motore e l’attivazione, per la
prima volta anche in posizione RACE del manettino, del “Ferrari
Dynamic Enhancer” (FDE+). |
|
In
pratica, della mappatura che permette di far avvicinare al
proprio limite il più ampio numero di guidatori. A
tutto ciò contribuisce anche un’ergonomia migliorata,
in virtù, tra le altre cose, del volante con corona
di diametro ridotto. |
|
Fonte
e Immagini: https://it.motor1.com
- Adriano Tosi |
|
|
|
|
|
|
Derivata
dalla coupé F8 Tributo, ha un V8 3.9 da 720 CV che
"canta" a squarciagola senza filtri fino a 8.000
giri |
|
Pochi
mesi dopo l’esordio della coupé, che recentemente
abbiamo guidato in pista, arriva la prima variante derivata
dalla Ferrari F8 Tributo: è la F8 Spider, dotata di
una copertura rigida (si chiama RHT, Retractable Hard Top)
a movimento automatico in grado di aprirsi o chiudersi in
14 secondi, anche quando l’auto è in marcia (non
deve superare i 45 km/h). |
|
La
forma segue la funzione
A occuparsi del design è stato il Centro Stile Ferrari,
che ha saputo coniugare eleganza e sportività in una
carrozzeria lunga 4,61 metri, larga 1,98 metri e alta 1,21
metri. La F8 Spider non ha il caratteristico lunotto a lamelle
della F8 Tributo, ma ne riprende i fari allungati, la feritoia
nel cofano anteriore ed i fari posteriori rotondi, un “omaggio”
alla 308 GTB del 1975.
|
|
L’efficienza
aerodinamica cresce del 10% rispetto alla 488 Pista e sono
riproposte tutte le novità introdotte con la F8 Tributo,
a partire dall’ala frontale S-Duct, in grado di aumentare
del 15% il carico aerodinamico sull’asse anteriore,
a vantaggio della precisione e della facilità di guida.
I fari anteriori, più sottili, ospitano ai lati inedite
prese di raffreddamento per i freni. |
|
Una
"belva" di motore
La F8 Spider è dotata come la F8 Tributo del motore
V8 3.9, che deriva dal “vuotto” della 488 Spider
ma cambia in diversi particolari: ha il filtro anti-particolato,
per rientrare nella classe anti-inquinamento Euro 6d-Temp,
ed è stato alleggerito di 18 kg, complice l’utilizzo
di bielle in titanio. I collettori di scarico in Inconel,
inoltre, fanno scendere il peso di 9,7 kg.
|
|
Il
Cavallino dichiara una potenza di 720 CV a 8.000 giri e una
coppia di 770 Nm a partire da 3.250 giri, numeri che si traducono
in prestazioni di livello assoluto, con uno scatto da 0 a
100 km/h in 2,9 secondi, uno sprint da 0 a 200 km/b in 8,2
secondi e una velocità massima di 340 km/h. La Ferrari
F8 Spider pesa 1400 chili senza benzina e lubrificanti, 20
chili in meno della 488 Spider. |
|
L'elettronica
dà (più di) una mano
Per gestire le prestazioni sono d’aiuto i numerosi sistemi
elettronici, a partire dal manettino sul volante per selezionare
le modalità di guida: la più estrema è
la Race, resa più facile da gestire attraverso il sistema
Ferrari Dynamic Enhancer (FDE), che rende l'auto più
controllabile e intuitiva nelle curve.
|
|
Anche
l’interno è stato modificato rispetto alla 488
Spider, perché la consolle centrale si fa più
snella, ma resta l’impostazione corsaiola con i tasti
raccolti nel volante e lo schermo di 7" del sistema multimediale
fra i classici strumenti a lancette |
|
|
|
|
|
|
|
|
|