"Ricordi di Ferrari" di Giovanna Montorsi

Giovanna Montorsi ai box Ferrari a Jerez negli anni '90

Storie di Ferrari di Giovanna Montorsi

C’è un lungo rettilineo che da Maranello porta a Modena, con una sola curva a Formigine. Io sono nata in una di quelle case che si affacciano sulla strada nel lontano 1950 e non c’erano tante costruzioni come ora. E’ la strada statale del Brennero che arriva fino all’Abetone.

Giovanna Montorsi con l'Ing.Forghieri e Ickx

Figlia di un imprenditore super appassionato di automobili ( credo abbia anche partecipato a qualche Mille Miglia) e molto amico degli Orsi, allora proprietari della Maserati e di Enzo Ferrari, mi ha trasmesso fin da piccolissima quest’ amore per le automobili: al punto che quando sentivo la scalata delle marce alla curva di Formigine, correvo al cancello per vedere sfrecciare le Ferrari. Era un attimo, ma talmente intenso che mi riempiva la giornata. Praticamente Ferrari “usava” quella strada per testare le automobili, se, al contrario, voleva delle curve, bastava uscire dal cancello della Ferrari e girare a sinistra dirigendosi verso la montagna.

Inaugurazione ACI di Modena - Papà (con cappello bianco) Vicepresidente scherza con l'Ing.Orlandi, Presidente ACI

Inaugurazione ACI di Modena
Papà (a destra) Vicepresidente ACI scherza con l'Ing.Orlandi, Presidente (con cappello bianco e fascia nera)

Autosciatoria al Cerreto con papà nel 1967. Vittoria!

Lello e Papà al trofeo Gandolfi del 1967, gara di velocità svoltasi a Bologna nel 1967

Aerautodromo di Modena: Giovanna con Franco Lini

Non ricordo esattamente quando conobbi Ferrari, ma seguivo sempre mio padre all’autodromo di Modena: avrò avuto 4 o 5 anni. Era un mondo bellissimo, pieno di persone che parlavano solo di automobili, di gare, di premi, di motori e di piloti. I piloti! E già li ricordo bene, perché la sera, dopo le 18, passavano da casa a bere un aperitivo con mio padre e mia madre! Speciale accoglienza per Peter Collins e per Eugenio Castellotti che veniva spesso con Delia Scala. Ed io stavo lì, continuando a sentire parlare di motori.

Giovanna con Borsari a Modena

Poi la tragedia, prima morì proprio a Modena, Castellotti e l’anno successivo Collins. Era il 1958. Mia madre decise di non voler più conoscere alcun pilota, mentre mio padre iniziò a portarmi alle gare di F1 oppure al passaggio della Mille e Miglia a Ferrara con un freddo terribile! Ho avuto un’infanzia divisa tra scuola e motori!

Giovanna Montorsi a Modena con la 312P

Ormai frequentavo questi personaggi giornalmente anche perché nel 1963 ebbi un piccolissimo flirt con il figlio del Cav. Federico Giberti e diventai amica di Forghieri, di Gozzi e di tanti altri collaboratori del Drake, come Peppino (il suo autista personale) e Valerio suo fidatissimo segretario.

Una bella e recente immagine di Mauro Forghieri con Giovanna Montorsi

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Pagina pubblicata il 10/3/2013