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500
Miglia di Indianapolis 1952. Aurelio Lampredi è con lo
staff che assisite Alberto Ascari nell'impresa americana del
1952. L'impressione che l'ingegnere ha dei motori americani
è enorme e al ritorno in Italia, comincia a pensare ad
un motore di 2.500 c.c. frazionato. Tra il 1952 e il 1955, Lampredi
studia la possibilità progettuale. Ne esce un due cilindri
con cilindrata unitaria calcolata per eccesso di 1.250 c.c (cilindrata
totale di 2493 c.c. - 118x114 - superquadro). Espone la sua
idea a Ferrari durante uno dei tanti meeting che si tenevano
fra tecnici ogni settimana. Ferrari si dichiarò subito
contrario, spalleggiato dagli altri tecnici. La storica frase
che si inventò Lampredi, indispettito da tante polemiche
indirizzate al suo progetto, non poteva suonare meno opportuna
in quella riunione: " Qui, fra tanti praticanti
e praticoni, l'ingegnere sono io e io dico che andrà
bene".
Il silenzio scese nella stanza, segno di una prossima sfuriata
di Ferrari, che invece con molta calma e scandendo le parole
disse: "Faremo il motore", che nel progetto
si sarebbe chiamato "Tipo 252 F1",
indicando le modalità per i disegni e tutto quello che
riguardava la costruzione vera e propria. A tempo di record
il motore venne costruito e quando, fissato al banco prova e
acceso per monitorarne il funzionamento, letteralmente esplose
volando verso il soffitto della sala prove, fece scattare automaticamente
il "divorzio" di Lampredi dalla Ferrari. Forse il
"volo" verso il tetto dell'officina è pura
fantasia tramandata, in quanto, secondo i presenti (leggasi
Franco Gozzi), il motore girò, non bene, ma girò,
strappando poi gli attacchi del banco. Ferrari decise l'accantonamento
del progetto che comunque segnò le sorti del bravo Lampredi.
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ANNO |
MODELLO |
1955* |
252
F1 |
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Fin qui la descrizione tramandataci dagli storici del tempo.
Ma esiste anche un'altra versione del fatto, raccontata da Romolo
Tavoni, al tempo segretario di Enzo Ferrari, raccontata
durante la Conferenza AISA del 18 aprile 1998
in occasione del Centenario della nascita di Enzo Ferrari.
"Con
Lampredi aveva avuto un rapporto molto battagliero, ma Ferrari,
che come ha detto Busso non era un tecnico, ma aveva il fiuto,
la sensazione, metteva spesso le persone una di fronte all’altra,
per vedere quella che era più determinata e convinta
tra i due, a sostenere una certa tesi; e quando, dopo aver vinto
per due volte il campionato del mondo con Ascari, Bazzi propose
di fare un 8 cilindri, Amorotti pensava a un 6, altri volevano
stare sul 12 che era già affermato, Lampredi propose
non più un 4 ma un 2 cilindri.
Il discorso di Lampredi sulla proposta dei 2 cilindri fu questo:
“Noi non dobbiamo fare il certo, dobbiamo fare delle sperimentazioni.
Questo motore avrà una coppia così alta, che,
considerati i circuiti, la media dei circuiti, sarà idoneo
per l’80% di essi. Il discorso (le riunioni si verbalizzavano
interamente) è stato questo: (Ferrari) “Lampredi
io glielo faccio fare ma lei è così convinto?”
- (Lampredi) “Sì io sono convinto”,
“Bene, allora, farà un anno da oggi o il 2 cilindri
sarà competitivo o non avremo niente più da dirci”.
Lampredi prese la decisione di fare un 2 cilindri contro il
parere di tutti, e la mattina dell’anno dopo, 365 giorni
dopo, alle 11 (Ferrari) telefonò a Segni, che era il
capo del personale: “Che ora è oggi, che giorno
è? Bene vai in banca prendi i soldi che ci sono per Lampredi,
pagalo per gli ultimi due anni, digli che non c’è
bisogno di venirci a salutare perché ci siamo detti tutto
un anno fa”
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4
cilindri in linea |
ANNO |
MODELLO |
1952 |
500 F2 |
1953 |
735
S - 500 Mondial - 625 S/TF |
500
F2 - 553 F2 |
1954 |
750
Monza |
625
F1 - 553 F1 |
1955 |
860
Monza |
555
F1 |
1956 |
500
TR/C - 625 LM |
1959 |
854
- 950 |
1960 |
ASA
1000 - "denominato anche 854" |
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Motore
della 500 F2 - 1952 |
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6
cilindri in linea |
ANNO |
MODELLO |
1954 |
306
S |
1955
|
118
LM - 121 LM - 735 LM |
256
F1 |
1956 |
Bardahl Ferrari Experimental |
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Motore
della 376S/118LM - 1955 |
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